La settimana scorsa un’occasione da non perdere e’ stata colta dall’acetaia il vitigno per aumentare il proprio parterre di botticelle di aceto balsamico tradizionale dí Reggio Emilia. Sono entratre a far parte della giá consolidata acetaia 3 botticelle da 15 – 10 e 5 litri. Sono state piazzate su tronchi di legno e inserite nell’acetaia come da foto. Buona giornata a tutti!!!
Nell’acetaia il vitigno anche quest’anno si sono fatti i travasi come il metodo per ottenere il buon aceto balsamico tradizionale richiede. Il periodo adatto per farli e’ l’inverno anche se alcuni lo fanno prima dell’estate. Ma perché si dovrebbero fare in inverno? In teoria, e come dicono i nostri avi e/o libri, si fanno in inverno perché l’aceto balsamico giá nelle botticelle non sta’ “lavorando” e quindi immettendo altro mosto cotto fermentato ha tutto il tempo prima dell’estate, perché l’aceto balsamico “lavora” quando c’ e’ caldo, di amalgamarsi senza fare nessun danno o sbilanciamenti organolettici.
Anche ques’anno nell’acetaia “il vitigno” si e’ raccolto l’uva Lancellotta della propria terra. Abbiamo fatto una raccolta a mano, grappolo dopo grappolo, di circa 450 kg di uva. L’uva Lancellotta al momento della raccolta si testava sui 19 gradi Babo.
Dopo la raccolta abbiamo pigiato l’uva con la pigiatrice e susseguentemente abbiamo poi messo il mosto a riposare in un serbatoio igienizzato.
A quel punto, lasciato riposare, dal giorno dopo abbiamo cotto il mosto e fermato la cottura a 28 babo (impiegato circa 12 ore).
A seguire il mosto cotto, raffreddato, e’ stato messo in una caldaia in acciaio inox e fatto fermentare. La fermentazione verra’ fermata quando i gradi babo saranno tornati a 18, e da quel momento il mosto cotto verrá poi filtrato e inserito nelle badesse a fine gennaio del prossimo anno.
Ed ecco il prodotto ad oggi, imbottigliato e destinato ad essere usato nell’insalata. Queste bottiglie contengono un buon aceto (non balsamico ancora) che puo’ allietare l’insalata in ogni tavola.
Questo prodotto ha sentore di mosto, aceto e fruttato di diversi tipi di uva.
corre l’anno 2017, siamo al 5’anno di produzione nell’acetaia il vitigno, e appunto anche quest’anno il mosto cotto in settembre lo fa da padrone. Il giorno 04/09 ho iniziato a raccogliere l’uva, lancellotta e salamino, il grado di zuccheri per entrambi era gia’ molto buono. Si attestava per l’uva l’ancellotta intorno ai 22 gradi babo, mentre per il salamino intorno ai 20 gradi babo. Dopo aver raccolto l’uva con l’aiuto di mio suocero Gabriele, abbiamo prodotto il mosto crudo. Tale mosto andra’ nelle botticelle esistenti a febbraio. Ma non e’ finito qui, nel frattempo ho comprato c/o la cantina di Campogalliano anche del mosto crudo di trebbiano bianco, e cotto anche lui.
Il prox anno a febbraio avro’ due tipi di mosto da inserire nelle batterie dell’acetaia il vitigno, e questo sarà un valore aggiunto per il buon invecchiamento del futuro aceto balsamico tradizionale!!
Saluti dall’acetaia il vitigno, e vi ricordo che tramite prenotazione a questa email: chiovito@virgilio.it , l’acetaia e’ sempre aperta per eventuale visita!!
A distanza di circa 5 anni dall’inizio della mia conduzione di acetaia, ieri ho spillato un po’ di aceto da una barrique e devo dire con grande sorpresa di avere gia’ un discreto aceto da condimento che sta diventando buono. Aspettero’ ancora circa 5/6 anni eppoi il balsamico sara’ di casa presso la piccola acetaiailvitigno!!
Nell’acetaia il vitigno anche i rabbocchi del 2017 sono stati eseguiti. L’aceto sta pian piano invecchiando ed inizia ad essere gia’ piu’ degustabile rispetto a qualche anno fa’. Se continua cosi’ avremo un aceto balsamico ottimo!!
Nell’ “acetaiailvitigno” e’ arrivata una nuova botticella. Questa botticella ben tenuta e’ datata anni 1960 dove i nostri nonni ci mettevano il vino per fare l’aceto di vino. Curioso e’ il tipo di botticella con manico per essere trasportata facilmente da un posto all’altro, ora dovra’ trasformare il mosto cotto in buon aceto balsamico!!