la produzione propria non si ferma!!!

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in questi 5 bottiglioni dimorano liquori di mia produzione cosi suddivisi: 1 bottiglione con alcool buongusto a 95 gradi + pera abate
2 bottiglioni con alcool buongusto a 95 gradi + pesca gialla
1 bottiglione con vodka bianca + pesca gialla
1 bottiglione con vodka bianca + prugne agostane.
lascio al sole fino a fine ottobre eppoi inizio a filtrare ed imbottigliare per poi assaporare liquori fatti in casa!!

 

Si vendemmia per fare il mosto cotto!!

Siamo a settembre, mese della raccolta delle nostre uve, e mese delle acetaie aperte, a tal proposito la mia piccola acetaiailvitigno sara’ aperta dal giorno 07 al giorno 13 tutti I giorni perche’ io saro’ in acetaia per cuocere il mosto, mentre successivamente solo nei week end, e chi vorra’ visitare la piccola acetaia dovra’ solo contattarmi privatamente.🍷

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Scegliere l’aceto balsamico? Ecco i consigli per comprarlo

Una passione tutta italiana, scegliere l’aceto balsamico giusto significa sposare un’antica e nobile tradizione tricolore. Scuro e affascinante, aromatico e dal sapore inequivocabile. Come si fa a capire quale condimento sia il migliore da portare in tavola?

Bisogna fare una grande distinzione, parlando di balsamico esistono tre eccellenti prodotti a marchio, l’Aceto Balsamico di Modena IGP, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e l’Aceto Tradizionale di Reggio Emilia DOP ma non sono tutti uguali.

Aceto Balsamico Tradizionale: di Modena DOP o di Reggio Emilia DOP

La produzione degli aceti tradizionali segue un disciplinare rigoroso, difficilmente li troverete tra i comuni scaffali del supermercato, il loro valore non è indifferente poiché il processo per ottenerli è lungo e laborioso.

Rari e pregiati vengono venduti in piccole bottiglie, pochi ml dal costo proibitivo tanto che a volte si parla di centinaia di euro. E la ragione c’è, il mosto d’uva cotto viene lasciato in botti di legno pregiato, rovere per la maggior parte, a maturare: 12 anni se si parla di aceto “affinato”, almeno 25 per quello “extra-vecchio”. Per arrivare al prodotto finale non si aggiungono additivi, il processo di acetificazione deriva dalla naturale fermentazione del mosto nelle botti che, con il trascorrere del tempo, si addensa. Una volta compiuti gli anni stabiliti dal produttore e superata un’attenta analisi di esperti è possibile imbottigliare e vendere il prezioso oro nero.

Aceto balsamico di Modena IGP

Parlando dell’Aceto balsamico di Modena IGP si fa riferimento a un altrettanto eccellente prodotto che però subisce un processo di produzione differente. Gustoso e perfetto per condire molti piatti della tradizione, è facile reperirlo e ha un prezzo più abbordabile, al massimo qualche decina di euro.

L’unico additivo ammesso (colorante) è il caramello, nella massima quantità del 2% e la sua presenza deve essere specificata in etichetta. Ovviamente l’aceto che non lo riporta è sinonimo di qualità e tradizione. La fase di maturazione del balsamico di Modena IGP dura almeno 60 giorni mentre con la dicitura “invecchiato” s’intende che la stessa supera i 3 anni.

Ecco le ultime “nate….”

Oggi nell’acetaia “ilvitigno” abbiamo un’altra batteria di botticelle, ultime nate!  Queste botticelle verranno appoggiate sopra ad un sostegno creato da me e prodotto da Roberto,  per rendere un po’ piu’ caratteristica l’acetaia.

Queste botticelle sono in scala crescente da 11 litri fino a 40 litri, ho  evitato quella da 50 litri  anche se in effetti si poteva avere anche quella.

Comunque direi che la foto, dalla creazione alla fine, fa vedere bene il basamento della batteria, batteria con basamento denominato il  “PODIO”

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aceto balsamico, fatto I travasi 2015!!

Ebbene si, pochi giorni fa’  in acetaia ho fatto I cosidetti “travasi”, ma cosa vuol dire fare I travasi?

Ecco una breve spiegazione:

” TRAVASI: è il principio base dell’invecchiamento-di-flusso (e non “statico”) del Balsamico. Il travaso è il prelievo di una parte di contenuto da una botte al fine di essere ri-immessa nella botte successiva più piccola. E’ quindi un passaggio di prodotto da una botte all’altra della batteria. viene fatta sempre dalla più grande alla più piccola salvo casi eccezionali.”

ed ecco anche una foto dell’avvenuto evento!!!

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Logicamente non tutte le batterie hanno avuto questo trattamento, qui parliamo delle batterie che abbiano almeno 3 anni di vita, mentre le altre sono state rincalzate con mosto cotto, nel modo tradizionale.