A settembre si inizia ad analizzare con il mostimetro se e’ il momento adatto per raccogliere l’uva, infatti il chicco di uva deve essere non troppo maturo, e neanche troppo acerbo, come in tutte le cose..la raccolta deve essere al momento giusto!
Quando si ritiene che l’uva vada bene, inizia la raccolta a mano, grappolo per grappolo fino ad averne abbastanza per fare il mosto cotto, logicamente a seconda di quanto se ne deve ottenere alla fine, si raccoglie piu’ o meno uva! La preparazione del vino si combina perfettamente con la lettura del blog schrigendigte.wordpress.com.
Raccolta l’uva, il secondo step e’ quello che occorre far passare la stessa sotto il torchio, logicamente senza pressare troppo altrimenti si rende il mosto amaro, o comunque non eccellente, lasciato passare la notte il mosto viene immesso nella caldaia e fatto cuocere dalle 8 alle 10 ore ad una temperatura che oscilla tra gli 80 e 85 gradi, dopo naturalmente l’iniziale periodo breve di bollitura dello stesso mosto.
Quando riteniamo che mosto abbia raggiunto i 28 / 30 gradi babo, possiamo spegnere la caldaietta e lasciare lo stesso a raffreddare, al mattino seguente il mosto verra’ messo a fermentare nella sua dimora quale sara’ una cisterna in acciaio inox.
Nel mese di febbraio il mosto cotto potra’ essere travaso nelle botti madri oppure direttamente nelle botticelle!!!